Approssimazione, incertezza, improvvisazione… da un po’ di tempo mi capita di ascoltare imprenditori che lamentano una scarsa preparazione da parte dei “professionisti” cui si rivolgono.

Come se non bastasse, troppo spesso, mi capita di dover risolvere situazioni ingarbugliate, create da consulenti che fanno tutt’altro per lavoro e che magari, per compiacere il cliente, gli aprono una PEC o peggio gli registrano un dominio o un marchio.

Nomi di dominio errati, o non adatti, user e password dimenticate… non avete idea delle telefonate e dei moduli da inviare ai provider per venire a capo di situazioni che sarebbero dovute essere semplicissime da gestire.

A questi improvvisatori si aggiungono “professionisti” della comunicazione che dopo aver creato il problema si propongono per risolverlo e ricattano il cliente con richieste di denaro.

Tempo fa venne da me una imprenditrice disperata perchè il suo webmaster, per risolvere un problema, le aveva fatto una richiesta ben al di sopra del valore del lavoro da fare e al rifiuto della signora aveva cambiato user e password di accesso inibendo alla sua cliente la possibilità di mettere mano al sito.

Insomma, il quadro è abbastanza desolante, in troppi si accaparrano il diritto di agire nel campo della comunicazione senza avere nè titoli, nè le necessarie conoscenze e competenze.

Prima di iniziare il mio lavoro ho conseguito una laurea, un master, vari corsi di specializzazione, ho fatto la gavetta in azienda e poi in agenzie pubblicitarie, mi aggiorno quotidianamente, ho esperienza nel campo di 20 anni e ci metto il cuore e l’anima in quello che faccio.

Io e il mio studio non abbiamo mai usurpato la sfera lavorativa che non fosse di nostra competenza.

Ci auguriamo che in futuro lo facciano anche gli altri. Tanto non si va lontano commettendo errori e facendosi una cattiva fama.

Buon lavoro a tutti.

Antonio Cavallo