La comunicazione delle squadre di calcio italiane è spesso prevedibile e priva di emozioni. Poi arriva il Napoli, vince lo scudetto, e trasforma l’evento sportivo in un fenomeno pop internazionale. Altro che comunicati ufficiali in font Arial 12: qui siamo su un altro pianeta.
Napoli: passione, colore e storytelling (quello vero)
Mentre molte squadre comunicano come se avessero paura di emozionare, il Napoli ha acceso una città, un popolo, un universo narrativo. Murales, cori, meme, striscioni epici, perfino altarini. Il marketing è diventato cultura popolare. La narrazione? Virale. TikTok è pieno di video di napoletani che piangono davanti a uno schermo. E giù milioni di visualizzazioni.
Questa non è comunicazione. È brand identity che si fonde con l’anima di un popolo.
Maradona: il cuore pulsante della narrazione napoletana
Il legame tra i tifosi del Napoli e Maradona è unico. Non è solo un ricordo, è un culto quotidiano. Murales nei Quartieri Spagnoli, cori che risuonano nelle strade, tatuaggi che adornano la pelle di molti e altarini improvvisati: ogni angolo di Napoli parla di Diego.
Maradona non è stato solo un calciatore eccezionale; è diventato un simbolo di speranza, di resistenza e di orgoglio per una città che ha spesso lottato contro le difficoltà. La sua umanità e il suo attaccamento alla città lo hanno reso un’icona eterna .
Le altre squadre, invece…
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Comunicato stampa per ogni cosa, anche per dire che l’allenatore è “parte del progetto” (spoiler: verrà esonerato domani).
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Foto della formazione con la creatività di un fax del 1994.
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Video motivazionali con musica epica e facce da condannati a morte.
Nel frattempo, il Napoli ti fa venire voglia di tifarlo anche se sei juventino (ok, forse ho esagerato). Ma ci siamo capiti.
Il calcio italiano ha un cuore. Il Napoli lo comunica.
La lezione? Le emozioni non si scrivono in tono neutro. Si urlano, si cantano, si condividono. E la comunicazione, oggi, è tutto: chi la fa bene vince anche fuori dal campo.
Nel dubbio, se gestite la comunicazione di una squadra, chiedetevi: “Cosa farebbe un tifoso del Napoli?”
Probabilmente vi risponderà con un coro. E magari, con una strategia virale.